August Ames: la storia della pornostar suicida

La giovane attrice hard canadese August Ames, nome d’arte di Mercedes Grabowski, è stata trovata senza vita nel 2017, in un martedì piovoso, nella sua abitazione di Camarillo, in California. Aveva 23 anni. Sebbene i medici non abbiano ancora confermato ufficialmente le cause del decesso, amici e familiari ritengono che si tratti di suicidio.

La polemica sui social

Nei giorni precedenti, Ames era finita al centro di aspre critiche online dopo aver scritto su Twitter di aver rifiutato una scena hard perché il partner maschile aveva in passato recitato in film per un pubblico gay. L’attrice temeva che questo potesse comportare un rischio maggiore di contrarre l’HIV, un pregiudizio diffuso in parte del settore. «Non voglio mettere a rischio il mio corpo» aveva scritto in un tweet, precisando di non conoscere la vita privata degli attori con cui lavorava.

Gli insulti e le accuse

La sua posizione aveva scatenato una valanga di commenti negativi, soprattutto da colleghi del settore, che l’avevano accusata di omofobia. Un attore aveva scritto: «È la persona più ignorante che abbia incontrato in 15 anni di carriera», mentre un altro le aveva intimato, con parole che oggi suonano tragiche: «Chiedi scusa o ingoia del cianuro». Ames, che in passato aveva parlato apertamente della sua lotta contro la depressione, aveva cercato di difendersi: «Non sono omofoba, molte attrici evitano queste scene per ragioni di salute».

Il dolore di amici e familiari di August Ames

La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo del cinema per adulti e i suoi fan. Il marito, il regista Kevin Moore, ha dichiarato: «Era la persona più gentile che abbia mai conosciuto. Per favore, rispettate la nostra privacy in questo momento di dolore». Anche la collega Madison Missina ha commentato duramente: «Il bullismo nell’industria del porno si è portato via un’altra vita».