Minacce e guadagni trattenuti: l’inchiesta sul “Calippo e Chinotto Tour”

Il fenomeno di OnlyFans è stato oggetto di un’approfondita inchiesta del programma “È sempre Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4. Martedì 26 novembre, il programma ha esplorato le dinamiche oscure dietro il cosiddetto “Calippo e Chinotto Tour”, un progetto che solleva gravi interrogativi su possibili situazioni di sfruttamento nel mondo della produzione di contenuti privati.

Il “Calippo e Chinotto Tour”

Le protagoniste di questo “tour” sono giovani ragazze italiane che si spostano nel Paese per incontrare uomini conosciuti online. Gli incontri, che spesso includono rapporti sessuali, vengono filmati e i video venduti sulla piattaforma OnlyFans, nota per i suoi contenuti a pagamento, prevalentemente di natura esplicita. Questa vicenda va oltre la semplice scelta individuale di monetizzare la propria immagine, rivelando un sistema strutturato con dinamiche di controllo potenzialmente sfruttatrici.

La testimonianza di Fralefusa

Francesca, conosciuta online come “Fralefusa”, ha raccontato in dettaglio il funzionamento del “Chinotto Tour”. Diciannovenne, Francesca ha deciso di abbandonare l’organizzazione denunciando le pressioni di un’agenzia che coordina il progetto. Secondo la sua testimonianza, l’agenzia non si limita a fornire supporto logistico ma esercita un controllo stringente, trattenendo una parte consistente dei guadagni delle partecipanti e spingendole a creare contenuti sempre più espliciti.

Dopo essersi trasferita in Romania nella casa del presunto capo dell’agenzia, Francesca ha deciso di fuggire a causa delle dinamiche oppressive e delle minacce ricevute. Ha denunciato anche tentativi di intrusione nella sua abitazione, alimentando sospetti sulle modalità di gestione dell’organizzazione.

L’inchiesta a Bucarest

Un’inviata di “È sempre Cartabianca” si è recata a Bucarest, dove ha individuato una villa nella periferia cittadina descritta come il centro operativo del gruppo. Secondo un testimone, il capo dell’agenzia e la sua compagna utilizzavano la villa come base fino a poco tempo fa. Questa residenza, completa di piscina, sarebbe stata il set di numerosi video destinati a OnlyFans, con la partecipazione delle ragazze coinvolte nel progetto.

Due giovani ancora parte dell’organizzazione hanno confermato l’esistenza di una “cabina di regia” centralizzata. L’agenzia non si limiterebbe a organizzare gli incontri, ma fornirebbe istruzioni dettagliate su come realizzare i contenuti, trattenendo una percentuale significativa dei ricavi.

L’intervento politico

La questione ha attirato l’attenzione anche in ambito politico. La senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare per approfondire le dinamiche opache del mercato di OnlyFans. Maiorino, già impegnata nella tutela dei giovani nel digitale, ha evidenziato i rischi di sfruttamento e la necessità di regolamentare meglio queste attività.

Un dibattito necessario

Il “Calippo e Chinotto Tour” rappresenta un aspetto inquietante del mondo di OnlyFans. Da un lato, la piattaforma offre opportunità di monetizzazione autonoma; dall’altro, emergono casi in cui questa autonomia viene messa in discussione da dinamiche di controllo e sfruttamento. L’inchiesta di “È sempre Cartabianca” ha acceso i riflettori su una realtà complessa, sollevando domande cruciali: dove finisce la libertà individuale e dove inizia lo sfruttamento? Qual è il ruolo delle piattaforme digitali in questi fenomeni?

Le risposte non sono ancora chiare, ma ciò che è certo è che il dibattito è solo agli inizi, con la necessità di ulteriori approfondimenti e regolamentazioni per garantire una maggiore trasparenza e tutela per le giovani coinvolte.