Paolina Saulino sta facendo impazzire il web

Napoletana di nascita, internazionale per vocazione: Paola Saulino è una delle figure più controverse, eclettiche e sorprendenti della scena mediatica italiana. Dalla recitazione al burlesque, passando per OnlyFans e, più recentemente, il calcio, la performer ha trasformato la sua immagine in un continuo esercizio di reinvenzione.

Tra arte, scandali e social media

Classe 1989, Saulino inizia la sua carriera studiando recitazione tra Napoli, Milano e Los Angeles, partecipando a stage con coach del calibro di Ivana Chubbuck. I primi passi sono nel teatro indipendente e nel cinema underground americano, con apparizioni in film come First House on the Hill e Frank and Ava.

La notorietà esplode però nel 2016 con il controverso tour “Pompatour”, dove promette performance sessuali in segno di protesta contro il referendum costituzionale. Il gesto, clamoroso e divisivo, le vale copertura mediatica internazionale e la etichetta – scomoda ma efficace – di “influencer erotica”.

Negli anni successivi approda a Instagram, OnlyFans, e a programmi televisivi come Ciao Darwin, dove si presenta come “esperta di falli”. I suoi contenuti, sempre sensuali e provocatori, attraggono milioni di visualizzazioni, ma anche dure critiche. Ciononostante, Paola non si tira indietro e continua a usare il proprio corpo come strumento di comunicazione.

Dalla sensualità al pallone

Nel 2022 stupisce ancora: lancia un format sportivo chiamato “Mettilo Dentro”, che unisce calcio, ironia e seduzione. Il progetto ha successo, tanto che nel 2024 arriva il colpo di scena: Saulino viene nominata general manager e PR ufficiale del FC Paradiso, squadra svizzera di terza divisione.

Una provocazione? Non proprio. In varie interviste ha dichiarato di voler ottenere il patentino da allenatrice e lavorare realmente nel calcio professionistico. “Ho giocato da ragazza, amo questo sport. Voglio rompere gli schemi”, ha dichiarato.

Un’identità che divide

Paola Saulino si autodefinisce una “performer libera”, che non si piega alle etichette. Rifiuta la definizione di sex worker, preferendo parlare di sé come artista visiva e comunicatrice non convenzionale. Spesso critica anche la sua stessa città natale, Napoli, accusando una parte del pubblico locale di ipocrisia e maschilismo.

“Non mi interessa piacere a tutti. Voglio essere fedele a me stessa e a chi mi segue davvero”, dice. La sua carriera – tra glamour, dissenso e provocazione – è la prova che nel mondo dei social la visibilità è un’arma a doppio taglio, ma anche uno strumento potente, se usato con consapevolezza.

Oltre lo scandalo

Oggi Paola Saulino è molto più di una figura provocatoria: è attrice, imprenditrice digitale, influencer, speaker sportiva e, probabilmente, la prima donna a passare con disinvoltura da OnlyFans al mondo del calcio professionistico.

Con oltre un milione di follower e una carriera che sfida ogni definizione, rappresenta un’icona postmoderna: controversa, libera, e in continua evoluzione.