Quante volte a settimana è “normale” fare sesso con il partner?

Quando si vive una relazione stabile da tempo, è naturale chiedersi quale sia la frequenza “giusta” dei rapporti sessuali. Non esiste una risposta valida per tutti, ma la scienza ha cercato di capire se esiste una media che favorisca il benessere della coppia.
Quando il desiderio rallenta
Anche nelle relazioni più solide, possono arrivare momenti in cui la passione sembra diminuire. Non sempre si tratta di un calo d’amore: spesso entrano in gioco fattori quotidiani come
- lo stress e la stanchezza,
- la routine,
- gli impegni lavorativi e familiari,
- la mancanza di tempo per sé e per la coppia,
- oppure la semplice sensazione che “sia sempre la stessa cosa”.
All’inizio di una storia, la novità e l’innamoramento rendono tutto più intenso. Con il tempo, però, il desiderio si stabilizza o rallenta — ed è del tutto fisiologico.
Cosa dicono gli studi
Le ricerche condotte su coppie di lunga durata mostrano dati interessanti: circa il 15% delle coppie intervistate dichiara di non avere più rapporti sessuali, mentre il 42% fa sesso almeno una volta a settimana. La fascia d’età più attiva è quella tra i 35 e i 44 anni, e circa il 30% di queste persone riferisce di avere rapporti 3-4 volte alla settimana.
Questi numeri non indicano una “norma” rigida, ma offrono una media statistica che riflette le abitudini di molte coppie consolidate.
Cosa succede con il passare del tempo
La psicoterapeuta Tina Tessina, autrice di Money, Sex and Kids, osserva che con gli anni è comune una diminuzione dei rapporti sessuali. Secondo lei, le cause più frequenti sono:
- tensioni o risentimenti non risolti verso il partner,
- la frustrazione dovuta a rifiuti ripetuti,
- la mancanza di comunicazione emotiva,
- la presenza dei figli e l’eccesso di responsabilità.
In alcuni matrimoni, dice Tessina, il sesso può addirittura scomparire del tutto. Tuttavia, sottolinea anche che la sessualità rimane un importante canale di connessione: nelle coppie di lunga data, fare l’amore almeno una volta a settimana può aiutare a mantenere complicità, intimità e benessere reciproco.
Una questione di equilibrio
In sintesi, la frequenza ideale non è uguale per tutti. Una media di quattro volte al mese può rappresentare un buon punto di riferimento per molte coppie, ma ciò che conta davvero è la qualità del legame, non il numero.
Il sesso, quando è vissuto con spontaneità e rispetto dei bisogni di entrambi, rafforza la comunicazione e la vicinanza emotiva. Forzare o trasformare l’intimità in un dovere, invece, rischia di allontanare.
In conclusione
Non esiste una “quota settimanale” obbligatoria: ogni relazione ha i propri ritmi, influenzati da età, impegni, salute e desideri personali.
L’importante è mantenere viva la connessione, parlarne apertamente e rispettare i tempi di ciascuno.
L’intimità non si misura solo in numeri, ma nella capacità di sentirsi uniti — anche quando la frequenza cambia.






